giovedì 13 ottobre 2011

Malick senza scarpe



Malick ha una sposa innamorata, gli porta il thé e gli allaccia le scarpe la mattina. Ogni nodo è un pensiero da ricordare. 
Il primo ripete a Malick che la sua è una sposa adorata. Si annoda più stretto ogni volta che cerca altri occhi.
Ti si blocca la circolazione e non riesci a camminare.
Il secondo ripete a Malick che la sua è una sposa profumata. A Malick piace il gelsomino, gli si contorce il naso se ne cerca l'odore sui colli degli altri.
Il nodo si stringe, il piede si arrossa e non riesci a camminare.
Il terzo ripete a Malick che la sua è una sposa illuminata. Conosce i luoghi dove correrebbero le ciglia del suo sposo curioso e le spalle sulle quali poggerebbe le labbra. 
Il terzo nodo è il più semplice da sciogliere. Si trova in superficie. Ma Malick ogni giorno si china e riallaccia il suo nodo, lo tiene ben stretto fino alla sera.
Il nodo ti stringi, il piede si arrossa e non riesci a camminare.
Malick ha passato una buona giornata. Il primo e il secondo nodo si son stretti più forte una sola volta sta mattina. La notte la sposa gli toglie le scarpe e si china supina accanto a lui. Malick la bacia, le è grato di averlo incatenato. Ma quando chiude gli occhi, sogna.
Malick senza scarpe incrocia gli sguardi, odora i colli, muove le labbra e balla e balla e balla.
Senza scarpe ha le ali di Hermes sul calcagno e senza scarpe è il Dio dei ladri e del guadagno.
Malick senza scarpe ha una moglie adorata, vorrei poterle dire quante volte le ha già spezzato il cuore.









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