lunedì 20 giugno 2011

Piccolo, amabile flusso sanguigno.


Mi sono stesa. E' come se sentissi il bisogno di rilassarmi ancora anche se faccio nulla tutto il giorno.
Il meritato riposo.
L'idea di aspettare qualcosa rende la distesa più eccitante (modificando Andy Warhol ). Certo che Warhol doveva aver aspettato per un sacco di cose. Quando guardi i suoi lavori senti un'eccitazione repressa sfogarsi direttamente dalle forme.
In questo momento sento di non avere sangue nelle vene. Lo sento e non è affatto un male. Lo sento e mi va benissimo così. Sono come un palloncino sgonfio che dice parole su parole con un vocina ridicola figlia dell' Elio. E' come se ti avessi intorno alla stanza, ad aleggiare su di me, sul mio giovane capezzale. Mi stupisco di come guardare il tuo scorrere mi faccia sentire ancor più morbida, ancor più rilassata del solito.

Essendo il tuo flusso anche il mio, è difficile percepire a pieno i tuoi colori.

Mi spiego meglio, non ho più sangue nelle vene perché é uscito da me. E' andato via ed è andato al nord.
Tu lo hai raccolto e inghiottito come fanno i demoni dello studio Ghibli, gli spiriti di Miyazaki.
Ma il mio è un sangue potente, vorace, brillante, non si fa inglobare facilmente e allora al posto di prendere le tue di sembianze è rimasto un flusso fluido e rossastro e sei stato tu a dover sacrificare la tua fisicità.
Adesso che sono davvero morbida, più morbida di sempre, posso finalmente osservarti bene.
A qualche centimetro da me ti vedo nuotare come solo le gocce d'olio giunte nell'acqua sanno fare. Sei lentissimo, sei il flusso sanguigno più lento che abbia mai visto. Piccolo, amabile flusso sanguigno.
Ma più vai lento e più riesco a distinguere le tue sfumature di tono. Stando ben distesa e ben attenta riesco a vederne sette e sono quelle che spuntano solo dopo il temporale. Buongiorno Arco di Pioggia.

-E' bello averti di nuovo vicina.
-Lo sai, sei la mia scusa preferita per "viaggiare".



Saluti da una donna con la S

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