mercoledì 4 maggio 2011

Principesse Elettriche nel giorno del Magone



La Principessa Elettrica vive beata nel suo "Mondo dei Palloni Aerostatici". E' un mondo deserto. Non ha genitori, amici o parenti. Vive da sola in un cosmo protetto e invisibile all'occhio alieno, oscurato da una coltre di arcobaleni che fanno da atmosfera.
Nel mondo dei Palloni Aerostatici tutto è elettrizzato. Lei è elettrizzata. E' sempre, perennemente entusiasta.
Non ha bisogno di nulla per rabbrividire. La lisergica aria del suo paese le garantisce un naturale sentimento elettrico che la tiene di buon umore tutto il giorno. La sua espressione felice non la rende particolarmente bella poiché le si gonfiano ancor di più le guanciotte (tipico e anche unico tratto particolare degli abitanti del suo mondo, visto che è la sola a stabilirne la densità di popolazione).

Chiedere ad una principessa Elettrica di mettere il muso solo perché così è più bella? Non mi pare ragionevole.

Come una valchiria aliena vola a cavallo dei suoni palloni completamente nuda, come Margaret sulla sua scopa appena tramutata in strega.
E canta e canta e canta. E' lei a stabilire se sia stonata o meno. Non deve rendere conto a nessuno la nostra principessa elettrica.
Quando torna al castello se ne frega della doccia e attacca le casse alla sua orchestra beatnick.
Molleggia come il Dio del Pop. Molleggia come James Brown. Ma l'orchestra è beatnick.
Non c'è nulla che possa turbare gli equilibri a circuito di Elettrica.
Nulla tranne il "il giorno del Magone".

Ogni fine del mese il Dottor Magone viene a far visita alla Principessa elettrizzata.

Il Magone si presenta come un panciuto signore sulla settantina, vestito in maniera decisamente Hippie ma con una valigetta altrettanto Yuppie. Tipico esempio del decadimento dei costumi finto-borghesi nella galassia del Miglioramento.
Quando arriva l'ora della visita Elettrica deve farsi trovare a stomaco vuoto (cosa che rende il momento, già irritante di per sé, ancora più antipatico, visto che diventa una belva aliena se le togli la sua pappa d'avena).
Magone le controlla per prima cosa le pupille. Devono essere sempre ben dilatate o dovrà prescriverle altro lsd. Si passa poi ai riflessi. Gomito, ginocchio, orecchie, denti, dita, tutto deve rispondere agli stimoli in maniera velocissima o dovrà prescriverle altro lsd. Per terminare la visita il vecchio mago le spulcia i capelli.
I capelli di Elettrica sono lunghissimi, ma proprio lunghi lunghi lunghi! Non avendo alcun tessuto a disposizione deve coprire in qualche modo le sue voluttuose nudità per l'arrivo del dottore. Lei di suo non prova alcun senso di vergogna.
Magone la spulcia e poi le fa le trecce per evitare che le si elettrizzino dai nervi. Pensa a quanto possa essere irritante per Elettrica che le tocchino i capelli! Ma Magone è un medico e sa cosa è giusto per la sua paziente. Così le intreccia i capelli e poi le prescrive dell'altro lsd.

Elettrica odia il giorno del Magone. Nella sua galassia l'uso di psicofarmaci lisergici è talmente diffuso che le sembra di aver a che fare con uno psicanalista di New York. Glieli danno come l'aspirina.
E' triste soffrire di Eremitismo plateniario. La sua è sicuramente una patologia accertata (o almeno così disse il team di Magoni che l'aveva visitata quell'unica volta che lasciò i palloni aerostatici).

Ma per certe cose servono a ben poco le pilloline del Dottor Magone. Non c'è cura che basti per certe forme di solitudine.
Apri gli occhi Elettra. Apri gli occhi. Apri gli occhi.

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