sabato 26 febbraio 2011

La luna ha un coltello sporco di te.


Devo tenerle a freno le mie mani addolorate.
Cosa ho fatto?
Era solo ieri notte che le parlavo te, le ho chiesto di ridarmi i sogni, non è più cosa semplice dormire da quando li ha infestati.
Come la prima volta che vidi il Dracula di Bram Stoker, i giorni in cui ho tagliato troppo in profondità le unghie, quando non mi hai chiesto di dormire con te.
Si è ingelosita, è cresciuta, gonfiata, esplosa dalla rabbia....ci tiene ai miei sogni, gelosa e giustificata.
Ho provato a fermarla, quella Luna che uccide.
La amo, la odio, sono contenta che ti abbia strappato via il cuore.
Festeggiamo. Desidero una bottiglia di vino rosso per versarla sul letto dove non hai posato il cuscino e ribattezzare i miei sogni, ridar loro la verginità.
Vorrei perdere il mio profumo di mandorla, puzzare di notte, scordarmi di che naso è fatta la tua pelle.
E ora che vaghi senza compagni e affollato di spettri, ti voglio dare un bacio, per scusarmi.
In fondo è colpa mia se la bella ti ha tolto la vita.
In fondo è colpa mia se non abbiamo più pellicole da girare, se hai tagliato le scene dei baci, se hai dato fuoco alle mie poltrone vellutate.
Sono contenta.
Ho voglia di dormire per giorni. Ora che tieni gli occhi ben chiusi per secoli e secoli le mie lenzuola hanno voglia di pace.
Salutami le stelle. Sperando che almeno quelle siano state clementi col tuo viso immacolato.

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